Ricominciare, ripartire, dopo tanto tempo. Fidarsi di un momento. Farsi un nuovo biglietto di sola andata e non pensarci più. Lo voglio fare.
Conosco l’esito del viaggio? No, ma lo voglio fare comunque.
Nell’epoca della ipersemplificazione del linguaggio, l’era della brevità di superficie, esattamente in questo tempo in cui ogni contenuto viene compresso, utilizzato e dimenticato nel giro di pochi istanti, io scelgo un nuovo movimento ostinato e contrario alla tendenza.
Riapro il blog, il mio blog Per Anime libere. Sarà un appuntamento costante. Ci metterò dentro di tutto, non solo musica, non solo esperienza personale, non solo amore, cibo, spiritualità, viaggi. Voglio di più. Ricambierò il vostro tempo e la vostra fiducia con la moneta schietta della presenza, dell’impegno, della dedizione fraterna.
A chi mi chiede “perché investi tempo, energie e risorse in qualcosa che per molti oggi è superato?” rispondo semplicemente che non tutto ciò che pare conveniente è sensato, e non tutto ciò che è buono e utile è attuale. Nei mesi d’inverno infatti ho riflettuto silenziosamente sul pericoloso stato d’avanzamento della mia “civilizzazione” e, restando a lungo in compagnia delle Sacre Scritture, mi sono sentito un poco schiaffeggiato dalle riflessioni emerse. A me non interessa vincere, non m’è mai interessato. A me interessa vivere, m’interessa rispettare il sacro accordo celeste del dare-avere, del ricevere non per trattenere ma per moltiplicare. Quando si blocca questo flusso, si muore. Nessuno è indenne da tale rischio.
Ci vuole coraggio a salire sul ring con la certezza di essere sconfitti – disse Paul a Rocky Balboa.
Il punto è muoversi, giocarsela, buttarsi. Ci vuole coraggio. Il restare fermi a guardare, seppur con le proprie idee ben organizzate dentro se stessi, è un pericoloso errore che può divenire una comoda abitudine dell’uomo falsamente mite, esteriormente moderato. Ne vedo troppi in quello stato, mi son visto pur io così a tratti. Quanto imborghesimento! Uomini con una forza interiore da vendere restano impigliati nell’età che avanza e in un modus vivendi insidioso, farcito di cose potenzialmente belle e normali. Tra mutui, legami, lavori precari o carriere esigenti, responsabilità, paure, rischiamo di vedere il nostro tempo scivolare veloce a servizio dell’umana necessità di ripararsi dalle tempeste della vita. Così poi arriva sera, ogni giorno, e si perde l’occasione di vivere, insomma, non una cosa qualsiasi: vivere!
So che dietro quello schermo ci sei tu, tu che sei prezioso, tu che hai un potenziale immenso, tu che racchiudi in te il mistero dell’eternità. Ci sei tu che leggi e vivi e studi e lavori e chiedi e speri, tu che senti nel cuore cosa sarebbe giusto fare, tu che vorresti difendere un ideale, tu che vuoi dare più voce a chi non ha voce, tu che vorresti riuscire ad affrontare apertamente temi ormai scomodi, quasi illegali.
Ci vuole coraggio a salire sul ring con la certezza di essere sconfitti – disse Paul a Rocky Balboa. Ma tu ce la farai! – concluse.
Tu ed io, noi, siamo una squadra messa assieme per colorare la vita con la nostra unicità. Appassire silenziosi nella mediocrità che altri hanno imposto non fa per noi. Siamo Anime libere, fedeli al miracolo della vita, e se vorrai questo sarà uno spazio d’incontro, di ascolto, di crescita. Io ci conto, e ti aspetto, con i tuoi pensieri, domande e riflessioni. Perché ti voglio bene, perché ci voglio bene.
Che sia un buon viaggio!