La #Top3 del terzo giorno ci porta in due luoghi davvero suggestivi della Giordania…
Il primo “segno” di Dio siamo noi!
Si riparte da dove abbiamo concluso ieri, con la Messa nella chiesa bizantina di Petra. In ogni giorno c’è sempre un momento di svolta, qualcosa che ci mostra perché sia così speciale l’esperienza di viaggio e di cammino che stiamo vivendo: “Spesso chiediamo un “segno” a Dio, ma il suo primo segno siamo proprio noi, gli uni per gli altri”.
Quando la fatica diventa condivisione
Chi ha deciso alle due del pomeriggio di affrontare gli 800 scalini che portano al monastero (al-Deir) di Petra è rimasto sicuramente meravigliato! Fare fatica insieme, darsi la mano nei momenti di difficoltà, fermarsi ad aspettare chi rimane indietro, è stata una forte esperienza di condivisione. La gioia negli occhi di tutti gli amici arrivati in cima ha ripagato mille volte la salita, come la meraviglia di cui abbiamo goduto.
La magia del deserto
Dopo una giornata già così intensa, ci attendeva un’ulteriore nuova esperienza per molti: trascorrere la notte in un campo tendato in mezzo al deserto del Wadi Rum! Per festeggiare il compleanno di una compagna di viaggio, dopo averle cantato tanti auguri, Francesco ha accolto la richiesta di suonare “Anche in silenzio” e “La via di Damasco”, due brani raramente suonati dal vivo.
Attorno a quelle note si è creato un focolare umano particolarmente toccante, fatto di amicizia, condivisione, fraternità, allegria. Tutti abbiamo cantato commossi con gli occhi lucidi sotto la luna piena. Un momento perfetto, di quelli che porteremo nel cuore per sempre.
A martedì con il quarto giorno del Diario dei Viaggi di Luce!
Francesco
Ricordo che sono ancora aperte le iscrizioni a “Un invito poi un viaggio 2020“, che si terrà dal 25 aprile al 3 maggio 2020, il pellegrinaggio in Terra Santa al quale già oltre 600 di voi hanno partecipato nelle scorse edizioni. ►Leggi l’annuncio
Ascoltate il vostro cuore e, se siete chiamati, partite con noi!