Nell’ultima settimana in molti mi avete scritto per varie ragioni: dal nuovo singolo dei The Sun “La mia legge di attrazione” al lancio della nuova etichetta discografica La Gloria, al mio matrimonio, alla collaborazione con Caritas Internationalis.
L’anno nuovo è cominciato con una grande energia. Nell’aria c’è tanta voglia di fare, incontrarsi, stare insieme, camminare, cantare, viaggiare. Certo, tutto dipende da quale “aria” frequentiamo. È pensiero comune, infatti, che siamo nel bel mezzo di una catastrofe: per alcuni sociale, per altri sanitaria, per altri antidemocratica, per altri ancora demografica, per altri ecologica, per altri valoriale, per altri economica ecc. A ben guardarle, queste osservazioni hanno tutte le loro oggettive ragioni e chi mi frequenta sa che io stesso sono molto consapevole di quanto si sia involuto il vivere attorno a noi. Eppure… facciamo un respiro insieme, torniamo presenti a noi stessi: la vita è adesso.
Sì, la vita è stupendamente e drammaticamente adesso! Questo è il fatto. Ed è un principio di realtà al quale è il caso di attenersi: lamentarsi non ha nulla di buono se poi si resta fermi lì, con uno spirito nostalgico o peggio ancora pigro, stanco, disilluso, rabbioso, giudicante, indifferente o ripiegato su di sé.
Ammiro chi ha la capacità di rendersi conto di quante macerie si stanno accumulando ma non smette di ricominciare a costruire. Esempi fulgidi da seguire e ai quali io stesso, nel mio piccolo, continuo a ricorrere. Un caro amico sacerdote – padre Lino Sibillin – nelle nostre lunghe chiacchierate davanti al Tabernacolo, mi ricorda spesso con stupore che il loro fondatore, padre Arturo D’Onofrio (Missionari della Divina Redenzione), dopo il terremoto d’Irpinia che ridusse in polvere quanto aveva costruito in una vita, camminava cantando su quelle macerie. Non era impazzito: era innamorato della vita ed era consapevole che la giusta fiducia in Dio e l’impegno avrebbero fecondato anche quel momento tragico. Ecco… noi ora, oggi, adesso, dobbiamo scegliere ancora chi vogliamo essere.
E’ vero: nel nostro Paese stiamo camminando idealmente su molte macerie, e ce ne saranno altre prossimamente. Domandiamoci quindi: saremo tra i milioni di italiani che vivono nell’odio, nella paura alimentata da un sistema di terrorismo psicologico istituzionalizzato, nel pregiudizio, nella cecità, nell’indifferenza verso chi soffre o non è conforme al nostro personale punto di vista, oppure sceglieremo di essere tra i milioni di italiani che stanno decidendo di mettersi in ascolto della forza d’amore benedetta racchiusa nei nostri cuori, donataci per amore e per amare? Dobbiamo rispondere a questa domanda.
In un testo recente ho scritto che l’amore è una scelta e porta ad azioni concrete. Se quello che sta avvenendo è contrario al bene, ciò avviene perché forse anche in noi qualcosa ha reso possibile un tale abbruttimento generale. Siamo una comunità, partecipiamo ad essa anche quando non partecipiamo, perché perfino ogni non-azione o non-contributo sono un’azione e un contributo… mancato.
Ad un primo ascolto “La mia legge di attrazione” può sembrare un brano autobiografico. Sicuramente la prima strofa induce a pensarlo. Effettivamente io sono nato negli anni ’80 (1982), utilizzavo esclusivamente felpe dismesse di mio fratello di 8 anni più vecchio di me (altro che moda…!), giravo su una bici Graziella scassata di mia madre che pesava Dio solo sa quanti chili. Ma come me… mille, diecimila, centomila, un milione di altri giovani italiani vivevano quella stessa normalissima condizione. Nessuna foto, nessun post, ma quanti ricordi… e quanta vita! Non c’è alcun intento nostalgico nel farvi riferimento: fare memoria deve servire al presente e al futuro. Questa canzone, lo voglio esplicitare, non è principalmente autobiografica: l’ho scritta ascoltando principalmente le voci, i pensieri, le stanchezze e le speranze di tanti miei coetanei che si stanno trovando ad un bivio nella loro vita. Lo stesso bivio al quale io mi affacciai in un altro periodo storico e ad un’altra età, quando avevo 24 anni ed era il 2007… e so perfettamente come ci si sente.
Tra il 2018 e il 2020 ho raccolto migliaia di testimonianze di tante persone tra i 30 e i 50 anni che si stanno “risvegliando” e si rendono conto di volere un cambiamento, di aver atteso troppo, di essersi fidati di un sistema che evidentemente non aveva cura di loro e, diciamolo, anche di aver fatto dei grossi passi falsi ed errori di valutazione. Chi non ne fa?! Tutti sbagliamo! E anche tanto! Dobbiamo fare pace con la nostra imperfezione e limitatezza! L’errore madornale è non accettarlo e non ravvedersi quando si comprende dove sta la fregatura (dentro e fuori di noi).
Ad alcuni, inoltre, ad un certo punto della vita, è dato di fare i conti con l’evidenza di essersi allontanati dalla fonte del vero bene, dalla radice della vera vita. E, grazie a Dio, soprattutto quando si soffre, una voce torna a farsi sentire dentro di noi… chiedendoci una nuova direzione, anche se questa ci costa tutto… perfino il dolore di “cambiar pelle per respirare”. Ma non dobbiamo temere quel momento! Chi infatti tra noi non ha già sofferto per lottare contro qualcosa che lo rendeva schiavo?
Oggi è un tempo straordinariamente fecondo per trovare la via, o meglio, lasciarsi trovare dalla propria via o – ancora meglio! – avere l’umiltà di lasciarsi indicare la Via dall’unico che ha potuto dire di essere – perché lo è – : Via, Verità e Vita (Gv. 14:6). Allora avrà davvero senso cantare a squarciagola: “E’ questa la mia legge di attrazione: nessun passo indietro!”
Francesco
Ps: oggi abbiamo pubblicato anche il lyric video de “La mia legge di attrazione”. Conto su di voi per condividerlo alle persone a cui pensate possa far del bene!
P.p.s. questo è il primo lyric video che pubblica l’etichetta La Gloria, fondata recentemente da Andrea Marco Ricci e me. Una nuova casa discografica ed edizione musicale d’ispirazione cristiana (in Italia ci sono state e ci sono già etichette discografiche di questo genere e, come si legge nella lettera d’intenti de La Gloria, noi stessi prendiamo avvio dal solido catalogo di Rugginenti/Rusty Records… lo scrivo per acquietare alcuni immancabili mormorii nell’ambiente cattolico dopo il lancio della nostra piccola esperienza di servizio musicale 😉 ).