Volo.
O meglio, vola questo aeromobile Alitalia, però è un po’ come se volassi io.
Ogni decollo è una emozione sincera, che mi prende il petto. Quando sono quassù me la vivo ancora come un bimbo che non si riesce a spiegare come sia possibile starsene nell’aria leggera a bordo di un bolide pesante come un palazzo.
Sospiro… adoro questo meravigliarsi della Vita perché ha reso sempre tutto più saporito. Il senso di meraviglia ce l’abbiamo tutti dentro, tutti da bambini ci stupiamo entusiasmati dalla vita. Oltre a essere un buon modo per respirare a pieni polmoni la propria esistenza, è anche molto utile perché fa bene all’anima e al viso. Altro che creme antirughe!
Ecco il primo post del mio blog. Ho una sorta di rispetto timoroso per la scrittura, perché la parola è la nostra manifestazione più potente e, se la voce prima o poi passa, le parole scritte rimangono. Sono di nuovo a un via, a una partenza. Non c’è nessun omino con la bandierina, né semafori pronti a dare il segnale, ma provo comunque una certa emozione nell’iniziare questa nuova avventura. Mi è stato suggerito spesso di compiere questo passo cibernetico, però io ho i miei tempi e chiaramente devo ancora imparare bene come funziona un blog. Certamente, per vari di voi questa è ormai parte di una tecnologia più che familiare perciò vediamola così: diamoci una mano. I suggerimenti, le idee, le proposte e perfino i consigli tecnici qui sono graditi e ben accetti.
Vi scrivo mentre sto tornando in italia dopo otto giorni passati tra Palma de Mallorca e Barcellona (Spagna). Ho viaggiato, pregato, lavorato, mangiato, suonato, cantato, recitato, posato (sì, tipo un modello, che disastro!), dormito (pochissimo), discusso, riso, amato e molto altro. Mi sono divertito. Con questa paginetta non desidero però raccontare i particolari di tali giornate -lo farò in altre occasioni- né impelagarmi in narrazioni dettagliate riguardanti la realizzazione del nuovo videoclip di “Non ho paura”. Certo, questo nuovo video dei The Sun sta spiccando il volo proprio da questa pagina, ma farò quasi finta che sia qualcosa a cui non do troppa importanza, anche se in realtà sono due mesi che ci lavoro giorno e notte ed è tra i lavori più intensi della mia esperienza… Ma non è importante, no no no!
Ora sto oltrepassando il confine spagnolo per entrare in terra francese e poi atterrare a Linate. Quanto sono felice! Quanto sono pieno di gratitudine. Mi chiedo razionalmente: perché? Alcuni motivi sono facili da immaginare: ho girato un videoclip per il secondo singolo di un disco che adoro, per una delle canzoni che meglio descrive il mio presente, tra l’altro in una città che rappresenta tuttora la realizzazione di molti miei sogni (perché fare il finto modesto?). Però… mi rendo conto che è la serie di mille tasselli qui non descritti a comporre il mosaico speciale dal quale traggo una gratitudine POTENTE. Potente e prorompente, tanto da diventare una benzina costante nel Cuore, capace di creare un circolo d’amore tra il Cielo e me e, di ritorno, tra me e il Cielo.
Ci ho messo un po’ di anni per comprendere e concepire di non aver fatto nulla per avere in dono la vita: ce l’ho addosso, sono io, esisto, respiro qui e ora, e questo è quanto. Al momento sono ospite di questo pianeta e, per quanto io ami i miei genitori, la fonte prima della mia esistenza deriva dall’Amore che ha generato l’Amore stesso. Tutto ciò esiste ben prima dei miei genitori, nonché di tutti i miei avi terreni. L’Amore ha reso possibile la mia presenza fisica qui, nel mio involucro fatto di pelle, ossa e sogni. Dentro me ci sono miliardi di cellule pronte a servirmi con tutto il loro amore e la loro dedizione fino all’ultimo mio respiro. Cosa ho fatto per meritarlo? Questa domanda spinge innanzitutto alla nascita di qualcosa che assomiglia alla consapevolezza. Si crea un “GRAZIE” stampato nel retro dei pensieri. Anche quando mi trovo di fronte ai problemi piccoli o grandi, quel sentimento c’è sempre.
Io, perciò, sento che amo ciò che mi ha reso esistente, lo amo così tanto perché sarebbe assurdo amare infinitamente i miei genitori (e chi si è preso cura di me) senza amare ciò che ha donato loro e a tutti noi l’opportunità di essere – esistere. Se tu mi leggi in questo momento significa che hai occhi per vedere, intelligenza per comprendere, libertà per scegliere… denaro per avere corrente, un pc, tempo e abbastanza salute per permetterti di dedicare del tempo ai tuoi interessi.
Scelgo di parlare esplicitamente di questa consapevolezza perché ritengo sia il minimo per ripagare Dio e penso che sia un modo concreto per aiutare altri a vivere bene il loro presente.
Let’s move ahead! Quando cambiamo e cerchiamo di dare il meglio, è il Cielo a difendere le nostre svolte, perciò… niente paura!