Oggi, 20 Novembre 2010, è il mio ultimo giorno da ventisettenne. Per quanto io cerchi di ingannare me stesso continuando a concedermi l’appellativo di ragazzo, so bene che attraverso il compimento del ventottesimo anno avviene uno scatto definitivo. Saturno conclude il suo primo ciclo e in questo periodo ripassa proprio laddove si trovava nel giorno, ora e secondo in cui si è nati. E’ un passaggio che sancisce una sorta di arrivo e ripartenza. Per la precisione, in riferimento a Saturno: “se tutto funziona, a 28 anni si è pronti per vivere a pieno titolo la propria vita e a dare un contributo al mondo mettendo a frutto le proprie capacità”. Anche se questa frase è legata alla soggettività di ognuno, mi ci ritrovo appieno. Da mesi ormai sento una esigenza interiore che si differenzia dal modo di vivere che avevo in passato. Ci sono nuovi obiettivi, mete più ampie e il tempo si è fatto più denso.
Questo passaggio avverrà proprio mentre suono, mentre sarò sul palco, tra l’altro in una notte di Luna piena e durante la prima data della prima “vera” tournée di Spiriti del Sole. Senza che io facessi nulla di volontario in tal senso, ricevo un grande regalo fatto di segni e di simboli molto forti. Eh…l’Architetto Divino!
Arrivo da giorni speciali, vissuti on the road per la mia prima “tournée radiofonica”: quasi venti interviste un po’ ovunque nella penisola. Il Signore si è fatto vivo in vari modi e mi sono sentito ricco, mi sento ricco. Durante una di queste interviste radiofoniche mi è stato chiesto di raccontare me stesso per un’ora esatta, andando a scavare nel mio privato. L’intervistatrice mi aveva invitato a scrivere una mia biografia appositamente per il programma. E’ una autobiografia sincera, scritta con il Cuore e perciò scelgo di proporvela. Superficialmente ho l’illusione di farlo per dare qualcosa di interessante – spero – da leggere a voi, ma in fondo mi rendo conto che lo faccio per me. Lo faccio per me perchè mi sia chiaro cosa è stata la mia vita fin’ora e cosa voglio che sia d’ora in avanti, perchè i sogni continuino a crescere in azioni concrete e perchè ogni istante donatomi sia vero, pieno e ben speso (o, visto dalla parte di Chi me l’ha concesso, ben investito).
Vi abbraccio con affetto e vi auguro ogni bene,
Francesco.
“Sono nato il 21 Novembre 1982, scorpione ascendente acquario. Cantante, chitarrista, autore e compositore. Membro dei The Sun dal Dicembre 1997. Di me? Ragazzo sognatore. Sognatore concreto. Il motto che mi accompagna quotidianamente è: Gioia, Amore e Gratitudine!
Sono musicista da quando avevo quattordici anni e grazie alla Musica ho girato mezzo mondo realizzando molti dei miei sogni. Ripercorrere la strada che mi porta da un garage dismesso della campagna vicentina alla firma con Sony è difficilmente dettagliabile nello spazio di queste due paginette, però cercherò di trasmettere vari spunti di me come Anima e uomo.
Sono un osservatore, fiducioso di natura. Come afferma A. Einstein: “E’ meglio essere ottimisti ed avere torto che essere pessimisti ed avere ragione“. Genialmente corretto! Sono curioso, cerco in me e attorno a me mettendomi culturalmente ed eticamente in gioco. Da tempo cerco di conoscere le religioni e le culture del mondo: senza limiti è la nostra Anima e così credo che debba essere la nostra visione. Essendo un vero fan del “do it yourself”, vivo liberamente le mie scelte mixando quanto di meglio trovo in musica, letteratura, religione e scienza. Spesso questo modus vivendi mi porta a non condividere i concetti più comuni di “divertimento” e “successo”, ma c’est la vie.
Mentre scrivo questa biografia, 24 Ottobre 2010, ho 27 anni e sento i segni stupendi delle molte esperienze lavorative, relazionali e spirituali vissute fin qui. Fin da bambino i miei genitori mi hanno dato la possibilità di viaggiare con loro e ciò mi ha permesso di visitare quattro continenti, facendomi diventare un amante del viaggio esteriore e interiore. Ero con le persone migliori con cui potessi viaggiare, e così anche i posti che visitavo avevano sempre qualcosa di buono da trasmettermi. Questo mi ha insegnato che non è il posto in cui sei, ma con chi sei, a fare la differenza. Durante le nostre avventure famigliari sentivo sempre un sottofondo musicale che non doveva essere per forza fatto da dischi, perché mia madre e mio padre amavano cantare insieme, e il loro repertorio andava da brani dei Beatles a canzoni popolari, senza disdegnare nulla. Il loro modo di vivere la Musica con estrema semplicità ha contagiato la mia attitudine alla vita. Li vedevo spesso ballare, ballare e ancora ballare: in camera, in cucina, in una sala da ballo a una festa… il luogo non importava, contava il desiderio. Per questo la musica nei miei ricordi bambineschi era sempre associata alla libertà di amarsi, esprimersi e gioire della vita. Sarà anche per questi motivi che fin da bambino ho sognato di fare il musicista. Quale altro mestiere mi avrebbe dato l’opportunità di esprimere me stesso e al contempo far stare bene le persone, farle cantare, rialzare, riflettere, ballare e amarsi?
Ho iniziato a suonare da autodidatta relativamente tardi -a quattordici anni- e così ho continuato fino ad oggi, sempre a modo mio. Avevo provato a seguire delle lezioni di chitarra, ma le abbandonai istantaneamente: certe emozioni non si insegnano e sentivo che sarebbe bastato affidarmi all’ispirazione che mi guidava. Nel DNA ho da sempre qualcosa che mi spinge ad arrangiarmi, a trovare la strada, e se non c’è… a inventarla. Successivamente, quando nel 1997 ho iniziato la mia avventura nei The Sun (Eats Hours), ho subito scoperto quanto amavo suonare, comporre e scrivere.Inizialmente ero legato fortemente alla musica punk rock/hardcore californiana, ma con il passare del tempo ho imparato ad amare anche i sound più melodici, le sfumature romantiche e popolari, creando così un mio modo personale di ascoltare e fare rock. Nel corso degli anni la musica mi ha portato in oltre dieci stati tra Europa e Giappone. Mi sono esibito con i Sun su più di 300 palchi, ho avuto l’immensa fortuna di suonare con quasi tutte le mie band preferite – quelle di cui appendevo i poster in camera, per capirci. Ho realizzato questi sogni con la mia band in modo indipendente, prima che arrivassero bravi manager, grandi etichette e rinomate agenzie di concerti. E’ proprio questo il mio più grande orgoglio e merito, senza false modestie. Nei e per i The Sun (Eats Hours) ho scritto e registrato un centinaio di canzoni in italiano e inglese, suddivise in cinque album, ideato e seguito vari videoclip, realizzato due dvd e fatto mille altre esperienze che qui diventerebbero solo una noiosa didascalia.
Chi accomuna grossolanamente la mia professione alla categoria degli “interpreti” apparsi negli ultimi anni tra le fila delle major italiane, si sbaglia. Sono un “operaio della musica” e conosco bene il significato della figura dell’ artista indipendente (che non è legato all’etichetta discografica di appartenenza!): in questi ultimi 13 anni ho lavorato incessantemente per permettermi questo lusso da “compositore”, imparando a destreggiarmi come semi avvocato, manager, segretario, ragioniere, organizzatore di eventi, addetto stampa, pr, produttore audio-video e molto altro ancora. Per quanto sembri strano, nella mia vita la musica suonata/composta rappresenta ancora solo il 10% del mio tempo. Provo quotidianamente sulla mia pelle quanto sia complesso trovare un posto al sole nel sistema mediatico / promozionale italiano, soprattutto perché cerco di mantenere un determinato “codice etico” come autore. Tuttavia credo che, nonostante le difficoltà, chi la dura la vince.
Grazie al mio percorso musicale ricco di libertà (non c’è quasi mai stato qualcuno che mi dicesse cosa fare o non fare) ho ricevuto messaggi, consigli e carezze da parte di qualcosa e qualcuno che trascende la mia ragione e la materia così come noi la conosciamo. Nel corso del tempo, e in particolare dalla fine del 2007, Gesù Cristo si è fatto sentire chiaramente nel mio Cuore, arrivando ad assumere un ruolo fondamentale nella mia quotidianità. Non essendo venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori, io non potevo mancare al Suo appello (n.d.a.: Gesù Cristo non va grossolanamente confuso con la Chiesa cattolica. L’argomento Fede è un tema a me caro, ma qui mi ci vorrebbero varie pagine per esporlo con dovizia di particolari).
A livello puramente personale amo la compagnia, ma sono anche un solitario. Amo andare in luoghi tranquilli in mezzo alla natura, per pensare, meditare, pregare ecc. Adoro leggere libri che diano un senso al tempo che richiedono. Sono appassionato e affascinato dalle scoperte della fisica quantistica, dalla psicologia positiva, dalla medicina cinese e dalle culture orientali in genere. Amo l’universo femminile. Sarà la sensibilità, la bellezza, la predisposizione a pensieri più elevati, il mistero… ma di sicuro questa terra non avrebbe senso senza voi donne.
Non fumo. Credo sia da dire visto che è una scelta consapevole. Inoltre, da circa un anno e mezzo, ho smesso di mangiare carne, prendendo atto di una serie di evidenze scientifiche ed etiche. Alcune persone mi hanno giudicato “meno alternativo” a causa delle mie scelte, come l’escludere dalla mia vita abitudini e sostanze poco sincere. Finirà questo luogo comune che determina quale debba essere lo “status” del rocker agli occhi del mondo?
Concludendo, oggi mi rendo conto che l’essermi buttato a capofitto nella musica per amore, rinunciando al bar, alla tv, alla discoteca, ai parcheggi mentali fatti di situazioni inconcludenti, è stata la mia primaria salvezza. Mi sono creato un mondo mio, dove i sogni di quando ero bambino non sono favole perse nel passato, bensì obiettivi da realizzare con determinazione e gioia. Da cinque anni vivo da solo (prima convivendo e poi scegliendo di vivere da solo). La musica che scrivo mi dà dignità e mi ha permesso di instaurare una rete di rapporti con migliaia di ascoltatori di ogni dove, vivendo in modo personale il rapporto “fan-artista”. Oggi scrivo questa mia biografia dalla mia “casa della creatività”, dove mi sono creato un regno con la mia sala prove, il mio ufficio, la mia zona per comporre, leggere, pregare. Mi rendo conto di essere un misto di contrasti in armonia che danzano tra loro: sono indipendente, ma la mia etichetta è la Sony, sono tra le persone più punk che io conosca, ma professo con estrema gioia la mia Fede in Cristo, sono povero agli occhi dei ricchi, ma mi sento ricco come pochi al mondo.
L’album Spiriti del Sole, il primo in italiano della mia esperienza, contiene tutto questo e … lo amo.
Sento che nella musica sincera c’è una parte del meglio dell’esistenza umana. La scintilla divina che è in noi si manifesta spesso e volentieri tra una nota e una rima, incurante del fatto che l’autore l’accetti o meno. L’autore/musicista e in particolare il cantautore ha l’opportunità di materializzare quaggiù un po’ dell’intensità felice di lassù, perciò cosa potevo scegliere di meglio?