Il guerriero della Luce … quanto tempo è passato! Mi spiego: stamattina mio Papà mi ha girato un breve messaggio, significativo, tratto da uno scritto dell’autore brasiliano Paulo Coelho.
Il buon Coelho ci ha fatto un dono prezioso e comprensibile raccogliendo una serie di suoi articoli pubblicati tra il 1993 e il 1996, unendoli appunto nel “Manuale del Guerriero della Luce” (uscito in Italia la prima volta nel 1997 per Bompiani). Tale libricino è a tutti gli effetti un “manuale” contenente molti tesori, ricchezze in abbondanza e grande saggezza per chiunque abbia un po’ di voglia di ascoltare, evolvere e cambiare marcia nella propria esistenza.
In ogni libro, tra le prime pagine, scrivo la data di inizio lettura. Dopo aver ricevuto l’ e-mail di mio padre, stamane, la voglia di fare un tuffo nel passato è venuta a farmi visita, così sono andato alla ricerca di quel libricino blu tra le ante della mia piccola libreria. Il testo è poco più grande di un compact disc, per un attimo ho pensato che fosse introvabile in mezzo al disordine che ho tra i miei libri, invece… eccolo! Lo apro e vedo, immancabile, la mia scrittura gallinacea ma fiera: “comprato a Verona il 15 Febbraio 2003”… “iniziato la notte tra il 23 e il 24 febbraio 2003”. Lo sfoglio e vedo che ogni pagina è sottolineata, scarabocchiata con appunti, disegnini, schemi… di tutto e di più. Insomma, un libro impresentabile a chiunque me lo chiedesse in prestito eh! Ricordo in un batter d’occhio le notti di quei giorni, di come mi entusiasmasse ogni pagina.
Quel manuale era un piccolo Vangelo, una luce destinata al mio percorso. Sono passati quasi otto anni.
Chi ero otto anni fa? Mi chiedo soprattutto com’ero prima e dopo la lettura di quelle stravaganti idee di un autore brasiliano che era passato dall’essere un discografico fallito a divenire uno dei più grandi scrittori mondiali contemporanei. Ponendo la domanda in modo più ampio: quante volte siamo cambiati grazie a dei libri? Moltissime.
L’autore Og Mandino nel suo “Il più grande miracolo del mondo” perpetra l’idea che ci siano degli scrittori che portano, inconsapevolmente, la firma di Dio tra le loro pagine. In quest’ottica fiabesca – ma non troppo – Og s’immagina che Dio usi un modo molto tenero e discreto per indurre pensieri nuovi alle Sue Anime: viene e si sceglie delle “mani d’autore” per rinnovare ideali e immagini senza dover per forza passare sempre attraverso esperienze personali dirette.
Non so se Og Mandino avesse scritto quel pensiero solo per dare un filo al suo racconto, ma a me piace pensare che abbia ragione. Anzi, non è che mi piaccia pensarlo, lo sento proprio nel Cuore. Il Cuore sa già tutte le cose e io mi fido ciecamente di lui perchè è il mio più grande sostenitore fisico in terra: a chi dovrei credere se non a chi pompa gratuitamente il sangue nelle mie vene facendo oltre 100.000 battiti al giorno? Lui può essere solo sincero con me. Perciò, per me, Og ha ragione.
So di avere compiuto gli studi più utili su libri come questi, leggendoli, amandoli e testandoli sulla realtà con la testardaggine più acuta. E pensare che mentre ero uno scolaro schivavo i libri quasi fossero degli appestati! Non vedevo un piacere nella lettura a causa dell’imposizione. Quando l’imposizione è scomparsa, si è fatta avanti la mia voce interiore che, guarda un po’, amava leggere. Comunque, essendomi già dilungato – forse un po’ a sproposito e chiedo venia – ritorno all’unico motivo che mi ha spinto a scrivere questa nuova pagina: riportare il testo che ho ricevuto poche ore fa da mio Padre.
“Il guerriero della luce ha appreso che Dio si serve della solitudine per insegnare la convivenza.
Si serve della rabbia per mostrare l’infinito valore della pace.
Si serve del tedio per sottolineare l’importanza dell’avventura e dell’abbandono.
Dio si serve del silenzio per fornire un insegnamento sulla responsabilità delle parole.
Si serve della stanchezza, perché si possa comprendere il valore del risveglio.
Si serve della malattia per sottolineare la benedizione della salute.
Dio si serve del fuoco per impartire una lezione sull’acqua.
Si serve della terra, perché si comprenda il valore dell’aria.
Si serve della morte per mostrare l’importanza della vita”.
(Manuale del guerriero della luce – Paulo Coelho).
Prossimamente potrei riprendere alcuni di questi “articoli”. Qui vi lascio un video che ho trovato su youtube ispirato sempre da questo magico libricino (tra l’altro con un brano di sottofondo che ADORO e mi riporta a suoni di un passato che mi appartiene).
Quasi dimenticavo: auguro a tutti voi e di Cuore un 2011 significativo, ricco di coraggio e di armonia, di saggezza, di Pace, di Amore e gratitudine, di realizzazione del proprio cammino personale, di espressione piena dei propri talenti, di soddisfazione materiale e sentimentale. Vi auguro e mi auguro un anno che trabocchi di conversione quotidiana al Bene e alla Luce.