E’ notte. L’orologio dice che sono le… 02:55. E’ il 10 dicembre 2014.
Sette anni fa a quest’ora non sapevo che di lì a poco la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
Chi tra noi può sapere davvero cosa lo attende?
Quella notte c’era in me una grande confusione. Però, in fondo al cuore, stavo cercando qualcosa. Non ero immobile, cercavo. Non ero insensibile, ascoltavo.
La fragilità mi stava dando la forza di essere umile, di ammettere i miei limiti, di chiedere perdono e domandare aiuto.
Da quella notte la vita continua a sorprendermi ogni giorno. Lei è così. Le domandi poveramente di stupirti e… successivamente inizi ad accorgerti che lei lo fa di continuo. Le chiedi una mano e lei ti dà un braccio, si dà, si dona, solo che non lo fa come noi ci aspettiamo. E’ un Amore adulto.
Questo dettaglio resta spesso indigesto quasi a tutti noi. Perché adoriamo programmare, considerare, schematizzare, organizzare, valutare, progettare. E’ un gran lavoro rieducarci a un dinamico fluire, nel quale volontà e fiducia danzino armoniosamente. Ma va fatto.
Oggi ho ascoltato i miei genitori condividere a cuore aperto la loro vita, li ho ascoltati raccontarsi per delle ore; ho scoperto ancora nuovi dettagli, sono stato avvolto e coccolato da immagini, ricordi, riflessioni, guizzi emotivi e sentimentali davvero notevoli. Amore. Amore. Amore.
Quante benedizioni nel volersi bene! Nell’investire nell’amore. Nello scommettere tutta la propria vita su una persona, o meglio, su una Persona.
Chi di noi è pronto a farlo davvero?
Alcuni di voi sanno che oggi per me è una sorta di secondo compleanno. C’è un segno indelebile in questo giorno. Il mio primo pensiero, stanotte, è stato per voi. Ho passato in rassegna centinaia di visi, di nomi, di cuori. Perché vi voglio un bene dell’anima.
Siamo stati chiamati per nome. Siamo stati chiamati Spiriti del Sole. E lo siamo.
Un anno fa ero di fronte a un bivio. La scrittura de “La strada del Sole” mi attendeva. Ero stato chiamato per nome, ma avevo paura. Perciò, in questo giorno, vi chiesi, ti chiesi di pregare per me: “affinché questo progetto serva… affinché sia utile a molti”.
Intimamente sento che le tue, vostre, preghiere, affetto, pensiero positivo e supporto, si sono impressi sulle pagine del libro. Gli hanno dato una marcia in più. E’ evidente!
Anche se qui a scrivere c’ero visivamente solo io, voi eravate con me. Tu eri con me. E’ stato un lavoro di gruppo. E che gruppo!
Ora, a tre anni da “Luce”, sto per iniziare una nuova avventura.
Una nuova partenza. Una nuova storia. Il nuovo album.
Lo confesso: sono emozionatissimo. Dire che lo faccio a cuor leggero… sarebbe una baggianata! L’opportunità che ho mi fa sentire una certa responsabilità, ma al contempo, grazie a Dio, sento più forza, più libertà interiore e più amore di sempre.
Voglio ballare, gioire, riflettere, interrogarmi, rigenerarmi, scendere negli abissi per risalire ancora più in alto di prima. Voglio portarti con me. E lo farò. Lo faremo.
Prima di iniziare, però, torno a bussare alla tua porta. Umilmente. Perché siamo gli uni legati agli altri e nessuno può fare davvero qualcosa di buono da solo. Perciò sono lì di fronte a te, col mio cuore in mano a chiederti: prega anche per me e per noi The Sun affinché le nuove canzoni servano, affinché siano utili a molti, portatrici di quella Bellezza che il Creatore e Maestro dell’Universo desidera trasmettere ad ogni cuore, per Amore.
Posso contare su di te?
Io credo di poter contare su di te! E già mi entusiasmo al pensiero che, tra qualche mese, staremo di nuovo cantando insieme.
Come suo solito, il Mister ha voluto mandare il suo messaggio. La lettura di oggi, tratta da Isaia, corrisponde infatti ad una delle riflessioni che più mi porto dentro da La strada del Sole. Sta lì, a indicare il cammino.
“Se sommiamo i nostri limiti personali con la ruvidità del mondo esterno, chi mai potrà essere come il seme caduto sulla buona terra o come chi persevera sulla strada in salita?
Fortunatamente il Signore ama, e ama in particolare gli audaci nell’amore, caricandoci sulle sue spalle e superando per noi i limiti, soprattutto quando gli facciamo spazio nella nostra vita: ≪Egli da forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi≫(Isaia 40,29-31).
Mettono ali come aquile: questo si che è sognare!
Ed è per questo che siamo nati.
Un forte abbraccio,
con tutto il cuore.
Francesco