“Se un uomo è autenticamente in ricerca prima o poi incontra le grandi domande: da dove veniamo? Perché siamo qui? Chi ci ha donato la vita? Che senso ha tutto questo?”
Con questo terzo post chiudo il ciclo delle recenti esperienze televisive che ho vissuto a TV2000, rete con cui già nel 2016 avevo collaborato stupendamente producendo il docufilm “The Sun – Un invito poi un viaggio”.
Negli anni, come è facile immaginare, ho fatto centinaia di interviste. “Quante occasioni per raccontarsi ed esprimersi!” – penserete 🙂 Però, in realtà, spesso è il giornalista di turno a colorare – o sporcare, tagliare, omettere, aggiungere – i contenuti proposti, perciò i rischi sono molteplici. Come potrei dimenticare, per esempio, quando un noto settimanale di gossip scrisse, virgolettandomi, che ero in assoluta castità da numerosi anni! Oppure quando una rete televisiva nazionale mi dipinse come un Marilyn Manson improvvisamente toccato dalla luce e divenuto beato in pochi istanti! 😛 Capite quindi che il sensazionalismo, il pressapochismo, la superficialità, la falsificazione, sono sempre dietro l’angolo. La vita però è molto più complessa di come spesso ce la mostrano giornali, le televisioni e ora, ahimè, anche il web. Motivo che nel tempo mi ha reso un po’ schivo nei confronti di un certo mondo mediatico. Per tutte queste ragioni oggi però tengo particolarmente a condividervi questa intervista realizzata per il programma SOUL di Monica Mondo – mai titolo di un programma fu più azzeccato! – perché è stata un’esperienza semplicemente indimenticabile. Non semplice, ma vera fino in fondo; una nobile dimostrazione di come dovrebbe essere, dal mio punto di vista, un’intervista.
“La musica per me è un’armonia perfetta, un’espressione assoluta di tutte le emozioni che noi possiamo vivere e condividere nella vita. E’ un mezzo principe che ci è stato dato da Dio”.
Una chiacchierata di 30 minuti senza pause, in TV! Incredibile, vero? Un plauso ulteriore quindi a TV2000 che ha questa particolare attenzione nella programmazione dei propri palinsesti.
Non sapevo nulla di quel che Monica mi avrebbe chiesto; mi sono seduto di fronte a lei in una mini stanza da presa e abbiamo affrontato quel che ascolterete. Sostanzialmente una “buona alla prima”, senza alcun taglio. Con una giornalista come Monica si può fare: preparata, vera, con il reale desiderio di entrare nell’umanità di chi ha di fronte (per questo vi invito a gustare anche le tante altre puntate, dove troverete personaggi davvero illustri, altro che il sottoscritto eh eh 🙂 )
Durante questa chiacchierata, privata ma pubblica, abbiamo toccato tanti temi a me cari. La Musica, il rapporto con mio padre, la responsabilità personale, la fede, la scuola, il viaggio, l’amicizia, l’amore. Data la capacità di Monica d’entrare nel cuore e coglierne l’essenza, avrei voluto approfondire ancora molto certi argomenti. Ma, come spesso accade per i migliori incontri, resta dentro quel desiderio d’infinito, d’Oltre, che vorresti provare a rincorrere con più tempo a disposizione.
“Io non volevo più rappresentare un modo di vivere che porta all’autodistruzione. Anche se non avevo una vita fatta di eccessi, rappresentavo però un modo di vivere che portava tanti ragazzi a dimenticarsi di loro stessi, della loro preziosità. Quando cominciai ad incontrare la Parola di Dio, cominciai a rendermi conto che c’era una responsabilità, che la musica non era intrattenimento, perché la musica è potente. La musica è un mezzo”.
Buona visione!