Scrivo questo pensiero dal mio studio. E’ sera tardi, sono seduto sul divano mentre rifletto e osservo le stelle dalla grande vetrata qui al mio fianco, il cielo è terso e, nonostante ora fuori ci siano zero gradi, qui dentro c’è ancora un caldo tepore grazie al sole splendente di oggi. Un delizioso silenzio mi fa compagnia, mi lascio avvolgere e coccolare da lui… A romperlo è solamente il suono dei miei polpastrelli sulla tastiera mentre appunto alcuni ricordi.
Oggi è il 10 dicembre, una data per me diversa da tutte le altre, un giorno che associo ad una sorta di mio secondo compleanno. Perché sì, è possibile nascere “due volte”, ed è quello di cui disquisivano di notte Nicodemo e Gesù (cfr. Gv.3, 1-8). Nel mio piccolo l’ho sperimentato: se è stato concesso a me 12 anni fa nel bel mezzo di una crisi esistenziale a 360°, c’è davvero speranza per tutti!
Sono passati solo tre giorni dalla splendida chiusura della nostra tournée di “20” a Parma, una serata intensissima nella quale abbiamo respirato, insieme all’Officina del Sole, a Debora Vezzani e Gigi Cotichella, i tratti fondamentali del nostro vivere: gioia, unità, coraggio, bellezza, armonia, fraternità, progettualità (►guarda il post).
Questo tour era partito un anno e mezzo fa da Prato con lo spettacolo “Ogni Benedetto Giorno” e si è poi intensificato con la pubblicazione de “I segreti della Luce” (tra l’altro mi ha riempito di gioia apprendere che il Cardinale Luis Antonio Tagle, che ha curato la prefazione del libro, domenica sia stato eletto prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli!).
In questi 18 mesi, grazie anche al vostro amore e alla vostra passione per la nostra musica, abbiamo viaggiato moltissimo facendo decine di migliaia di km e incontrando personalmente tantissimi Spiriti del Sole. Nel nostro piccolo – perché come vedete non siamo ancora diventati i re delle classifiche ;P – grazie alla dedizione di tante persone che si mettono in gioco per invitarci nelle loro città e comunità, abbiamo suonato in quasi tutte le regioni italiane e varie volte all’estero: in Israele, a Panamà ospiti della Giornata mondiale della gioventù, in Portogallo, in Belgio e due volte in Giordania.
Tra i vari appuntamenti il tour è stato baciato da esperienze umane e di solidarietà davvero straordinarie: la terza edizione di “Un invito poi un viaggio” in Terra Santa, il lancio della quarta per il 2020 e la prima edizione dei “Viaggi di Luce” in Giordania, ai quali avete partecipato in oltre 300.
Come non citare poi l’esibizione in carcere, il primo meeting delle Famiglie del Sole, l’evento al Circo Massimo davanti a 70.000 giovani, i due incontri con Papa Francesco, la nostra prima volta tra i rifugiati cristiani di Mosul.
E ancora: l’evento alla Mostra del Cinema di Venezia, la mia prima rubrica giornaliera sul quotidiano nazionale Avvenire, il concerto sulle rive del lago di Galilea a Cafarnao, le due eccezionali campagne solidali a sostegno dei frati della Custodia di Terra Santa, i vari teatri sold out… è stato tutto così profondamente significativo, emozionante e formativo da spingerci a perseverare sempre più nel voler fare una musica libera, “controcorrente”, sorretta solo da quei valori che ben conoscete.
Tra i risvolti più tangibili c’è il comprendere l’importanza di continuare a camminare, interrogarsi, discernere, crescere e maturare nella propria consapevolezza, per sviluppare una visione sempre più ampia ed inclusiva della realtà. Questo significa anche riuscire a restare svegli in un mondo che fa di tutto per indurci ad un sonno morale senza precedenti. Significa domandarci: siamo disposti a lottare per amore? A resistere, esporci, vivere e testimoniare con le scelte la vita in cui crediamo? Perché di questo si tratta! E’ un tempo di lotta, e la prima delle battaglie resta quella spirituale.
Scrivo questi pensieri proprio mentre vedo che per molti quello attuale è divenuto il tempo della resa, anche e soprattutto nel mondo della produzione musicale, dove si fatica sempre più a riscontrare quel coraggio, quella sete di verità e bellezza autentica che sarebbero particolarmente necessari oggi.
In questo tempo perciò, oltre alle pur grandi gioie e soddisfazioni legate alla nostra esperienza, non nego di aver constatato quanto la linea di demarcazione tra luce e ombra sia ormai nascosta sotto la sabbia del modernismo, del turbo-capitalismo, dell’individualismo e del nichilismo, piatti amari di un menù ben assemblato e servito a buona parte della società attraverso l’iperdipendenza da apparati tecnologici sempre connessi.
Il rapporto del Censis del 2019, appena pubblicato, fotografa una società italiana dove la parola d’ordine emersa nell’anno corrente è “incertezza”, parola che segue a “odio” del 2018 e “rancore” del 2017. Non vi sia perciò clamore o stupore se parte dei principali successi discografici di questi tre anni sono precisamente abitati da emozioni e sentimenti totalmente negativi e si fanno largo tra le incertezze delle persone, in particolare dei giovanissimi. Alla luce di questi studi, diviene più semplice capire perché i pochi che cantano bellezza, forza, rinascita, vita, amicizia, fedeltà, incontrino giusto qualche ostacolino.
Nei mesi scorsi, tra un aeroporto e una stazione, un treno e un autogrill, mentre osservavo il mondo attorno, mi accorgevo di essere diventato come uno che scrive degli appunti verso la fine del mondo. Ma io, come molti altri e certamente come voi, sono ben lungi dal pensare ad una fine tragica per questa umanità. Tutt’altro, continuerò a dar voce ad una speranza che non è fantasia, ma che è realtà. Realtà che, per manifestarsi, deve necessariamente passare anche attraverso le nostre volontà. Perché la gioia è scritta, ce n’è in abbondanza, sta nella libertà di ognuno di noi.
Tutto ciò mi ha dato l’input necessario per ricominciare, dopo alcuni anni, a fare ciò che più amo: la musica è una forza dirompente, una stella regina, e io credo tuttora che questa possa spostare le sorti della storia attraverso l’incontro con la parte ancora viva della nostra coscienza personale e collettiva. Non m’importa se le canzoni che scriverò toccheranno la storia di 10, 100, 1.000 o 1.000.000 di persone: il punto è che c’è qualcosa di importante da dire e noi lo diremo!
Prima di lasciarvi con altre bellissime foto che raccontano un po’ quanto abbiamo vissuto, vi chiedo una preghiera speciale per me in questo tempo di scrittura e produzione. La preghiera ci unisce, ovunque, al cuore dell’unico Cuore che sa contenerci e ristorarci tutti.
Amici amati, Spiriti del Sole, affidatemi a Lui che sa bene come fare tutte le cose!
Vi porto nel cuore, sempre.
GRAZIE PER TUTTA LA LUCE
Francesco
Ps
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